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Le maglie del Rugby mondiale in mostra a Villa Manin

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L'esposizione itinerante si compone di 200 donazioni provenienti dalla nazionali più prestigiose della pallovale internazionale e farà da corollario alla seconda edizione del “Città di Codroipo” di minirugby

MuseoFB

Villa Manin, a Passariano di Codropio (Udine) riapre le sue porte alla pallovale. Dopo aver accolto nel parco e sul prato dell'esedra le partite del Torneo delle Scuole Fvg lo scorso 30 aprile, ospiterà dal 4 all'8 giugno (ore 10-12, 15-18, ingresso libero) la mostra “Fango e sudore, le maglie del Rugby mondiale”. Un'esposizione itinerante, composta di duecento esemplari donati dalle nazionali più prestigiose della pallovale , che lasciata domenica sera la sede di Borgo San Lorenzo nel Mugello sarà ora collocata presso l’Esedra di Levante della dimora dell’ultimo Doge di Venezia, Ludovico Manin.

La mostra verrà inaugurata alle 11.00 di sabato 4 giugno alla presenza del Sindaco di Codroipo, Fabio Marchetti, dell’Assessore allo Sport, Flavio Bertolini, e del Presidente dell’OverBugLine Rugby Codroipo, Susana Greggio, società organizzatrice dell’evento.

L’esposizione sarà una delle iniziative a corollario della giornata di minirugby più importante dell’anno per il territorio del Medio Friuli. Domenica 5 giugno (dalle 10 alle 16) nello stadio di Codroipo, dopo un anno di lavoro, preparazione e grandi soddisfazioni, la squadra locale, l’OverBugLine rugby Codroipo, ospiterà la seconda edizione del Trofeo “Città di Codroipo”.

Oltre 500 giovani atleti si esibiranno in campo davanti a migliaia di spettatori. Rappresentative provenienti da tutta la regione Friuli Venezia Giulia, dal Veneto, dal Lazio e non solo.

Ultimo aggiornamento Giovedì 02 Giugno 2016 17:13 Leggi tutto...

Un'altra annata di buona 'semina' per la Junior nelle scuole del territorio

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Erio Salvagno, coordinatore del Progetto Scuola della Rugby Udine Junior, sull'ultima proficua stagione di interventi negli istituti del territorio udinese

Erio Salvagno

Per la Udine Rugby Junior sta volgendo al termine un'altra annata di buona “semina” nelle scuole. I frutti – è auspicabile – si potranno vedere già dalla prossima stagione sportiva, ma a prescindere da quanti saranno i ragazzi che vorranno continuare l'avventura nel rugby, tesserandosi con la Junior o con altri club, in oltre 1500 si sono avvicinati al mondo della pallovale, alle sue regole e ai suoi valori. 

“C'è una grande inversione di tendenza rispetto ad appena una decina di anni fa – spiega Erio Salvagno, coordinatore del Progetto Scuola per conto della Junior – oggi il rugby esercita un fortissimo appeal nei confronti di giovani e giovanissimi, ma anche e soprattutto presso i docenti e i dirigenti scolastici. Il nostro è percepito,  finalmente e giustamente, come uno sport educativo, capace di trasmettere principi quali il rispetto, la disciplina e il fair play. Oggi nelle scuole ci fanno ponti d'oro praticamente ovunque”.  

L'ultimo atto della stagione delle scuole si terrà (meteo permettendo) sabato 4 giugno sul campo del Comprensivo di Feletto, dove è in programma la Festa dello Sport. In campo ci saranno tutte le otto prime classi delle scuole secondarie di primo grado (le ex scuole medie) del Comprensivo Tavagnacco – Feletto. 

In precedenza altre due grandi kermesse si sono tenute nel nuovo quartier generale della Udine Rugby Junior, il polisportivo di Pasian di Prato. Venerdì 20 maggio in lizza c'erano le classi seconde e terze delle primarie di Pasian di Prato, Colugna e Colloredo di Prato, mentre la settimana dopo è toccato alle classi quarte e quinte. Due “invasioni” festose e colorate sui nuovi campi della Junior, rese possibili anche grazie alla sensibilità dei dirigenti scolastici e del corpo docente con in primis la maestra Federica Contardo.

Erio Salvagno è stato anche tra gli ideatori ed organizzatori  ( e  tutta la Junior ha avuto parte attivissima nel buon andamento della giornata, insieme alla Delegazione Fvg e all'Overbugline Codroipo) della grande manifestazione tenutasi nell'esedra di Villa Manin a Passariano di Codroipo, che grande visibilità ha avuto anche a livello nazionale, grazie alle suggestive immagini dei pali da rugby piantati davanti all'antica dimora dell'ultimo Doge. 

Sempre in questo finale di stagione sono state composte due formazioni, quella della scuola media di Feletto ed una mista con gli studenti delle scuole “Marconi” e “Bellavitis” di Udine, che hanno partecipato alle finali provinciali  dei Giochi Sportivi Studenteschi e quindi alla finale del Nord Italia tenutasi il 20 a 21 maggio tra Jesolo e San Donà. 

La squadra di Feletto è stata poi invitata anche alle finali nazionali di Fano.

Ma gli interventi nella stagione sportiva che si sta concludendo non si sono limitati alle elementari e medie (Martignacco, Udine, Tavagnacco-Feletto), ma hanno interessato anche alcuni asili (Tavagnacco, Colugna, Adegliacco e Feletto)

“Per il prossimo anno  - continua Erio Salvagno – intensificheremo l'attività nei plessi dove già operiamo, aggiungendo la new entry Mortegliano. Alcuni interventi sono previsti anche all'Enaip con ragazzi Under 16 e 18.

La Delegazione FIR FVG in visita ai club

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Avviato un ciclo di incontri allo scopo di avere un confronto su temi tecnici ed organizzativi. Cristina Tonna, responsabile Fir per il settore femminile, venerdì 13 maggio si è recata a Udine per parlare dello sviluppo della pallovale in rosa

La Delegazione FIR del Friuli Venezia Giulia ha avviato un ciclo di incontri con i club allo scopo di avere con gli stessi un confronto su temi tecnici ed organizzativi. Sotto il primo profilo l'attenzione sarà rivolta principalmente al settore del mini rugby. Il tecnico federale, Federico Dalla Nora, visionerà gli allenamenti e si incontrerà con gli allenatori per uno scambio di opinioni e consigli. 

Il presidente della delegazione, Francesco Silvestri, sarà invece a disposizione dei dirigenti per discutere di argomenti legati alla programmazione e agli obbiettivi delle società. In particolare  verrà proposto un questionario, proveniente dalla stessa Federazione, utile per ottenere uno screening dello “stato di salute” dei nostri club, dove si faccia un bilancio consuntivo della stagione appena conclusa ed uno di previsione di quella futura. 

Venerdì 13 maggio, al centro Coni di Udine, si è invece svolto un incontro al quale sono state invitate tutte le società regionali interessate all'attività femminile sia Seniores che Juniores. All'incontro ha partecipato Maria Cristina Tonna, referente del settore in seno alla Federugby, che ha illustrato le linee guida per lo sviluppo della pallovale in rosa e ha ascoltato considerazioni, suggerimenti ed istanze provenienti dai club.

Piergiorgio Grizzo

 

Ultimo aggiornamento Venerdì 20 Maggio 2016 16:58

Il pensiero di George Coste sul sistema Accademie voluto dalla FIR

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coste fvgIl Sistema Accademie voluto dalla FIR è uno degli argomenti più controversi nel mondo della pallovale italiana. I detrattori non mancano, ma a spezzare una lancia nei confronti del progetto federale ci sono anche voci autorevoli. Come George Coste, storico coach della nazionale azzurra che sul finire degli anni Novanta conquistò, a suon di vittorie pesanti, l'ingresso nel Torneo delle Sei Nazioni. Un monumento del rugby italiano, che si è espresso sulla materia a margine di un incontro con la delegazione del Friuli Venezia Giulia, guidata da Francesco Silvestri, giunta con i suoi Under 16 a Perpignan per uno stage tecnico. “In Italia è la federazione ad avere le risorse, non certo i club – ha esordito - e senza risorse importanti è impossibile impostare un lavoro di qualità”.

“In Francia è diverso perché la situazione economica è diversa. Qui i club sono ricchi e possono permettersi di mantenere in casa strutture di alto profilo. Il Perpignan investe un milione e settecentomila euro all'anno sulla propria accademia. Dieci milioni vanno alla prima squadra e agli Espoirs, un budget (il 14esimo tra i club francesi ndr) che equivale a quello di tutte le squadre italiane d'Eccellenza messe assieme”.

“Il modello accademie federali è l'unico percorribile oggi in Italia – ha continuato – come d'altronde avviene anche in Argentina. Ma con delle correzioni. Oltre alle accademie zonali, andrebbero create anche 2-3 accademie meritocratiche, almeno a livello Under 18, dove far confluire l'élite del élite. E queste dovrebbero avere l'occasione di confrontarsi sistematicamente con le omologhe realtà francesi ed anglosassoni”.

“L'idea di smantellare le accademie per riportare tutto il lavoro della formazione nei club – ha concluso – al momento in Italia non è percorribile, anzi, sarebbe una follia”.

 

 

Piergiorgio Grizzo

Un nuovo asse Friuli Venezia Giulia – Perpignan per far crescere il nostro rugby

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Memorabile trasferta del Centro di Formazione Under 16 in una delle piazzeforti storiche della pallovale transalpina. Da ottobre Christian Serre nella nostra regione per un ciclo di incontri con i nostri tecnici. 

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A margine della trasferta che il Centro di Formazione Under 16 del Friuli Venezia Giulia ha sostenuto a Perpignan nel ponte del 25 aprile sono state gettate le fondamenta di un progetto di collaborazione tecnica che nei prossimi anni unirà la delegazione friulgiuliana all'Usap, il club della città catalana, una delle storiche piazzeforti della pallovale transalpina. In questo superbo angolo di mondo, incastonato tra le cime ancora innevate dei Pirenei e l'azzurro del mare, dove si respira rugby ovunque, i giovani ruggers del Friuli Venezia Giulia hanno trascorso una memorabile esperienza sportiva ed umana. La comitiva, guidata dal delegato Fir, Francesco Silvestri,  dal team manager Alberto Turrin e dai tecnici Federico Dalla Nora, Andrea Costabile, Luca Nunziata, Giuseppe Currò e Ruben Bertolo, è stata ospite dell'Usap e della sua Accademia, che accoglie centinaia di giovani e giovanissimi dal mini rugby agli Espoirs. Qui si sta affermando anche un giocatore che proviene dal Friuli, quel Yannick Abanga, classe 1998, di madre friulana e padre senegalese, già membro della selezione Fvg Under 18, che il prossimo anno firmerà con il club sang et or  il suo primo contratto da professionista. 

Il Centro di Formazione ha effettuato due sedute di allenamento guidate da Cristian Serre, il Director of Rugby dell'Accademia, per poi sostenere un test match con i coetanei del Bompasse, un club (fondato nel 1922) della galassia Perpignan,  conquistando una convincente vittoria. 

Lo stesso Serre si è messo a disposizione del progetto tecnico friulano. “A partire da ottobre – spiega Francesco Silvestri – il coach francese visiterà tre volte l'anno per periodi di cinque giorni i club della nostra regione, per confrontarsi con i nostri tecnici e seguire la crescita dei nostri atleti”. 

Nei giorni del soggiorno a Perpignan la comitiva friulgiuliana ha incontrato anche George Coste, storico coach della nazionale azzurra che sul finire degli anni Novanta si guadagnò, a suon di vittorie di prestigio, l'ingresso nel Torneo delle Sei Nazioni. Un “monumento” del rugby italiano, che si è intrattenuto piacevolmente con dirigenti, tecnici e ragazzi, in una lunga chiacchierata ricca di aneddoti e considerazioni. 

Piergiorgio Grizzo

 

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