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FIR pubblica il Protocollo Covid aggiornato ai Decreti legge 221/21 e 229/21

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La Federazione Italiana Rugby, a seguito della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto Legge 221/21 e del Decreto Legge 229/2021, ha aggiornato il proprio “Protocollo per la ripresa degli allenamenti e dell’attività agonistica” che recepisce le disposizioni governative in tema di contenimento dei contagi Covid-19.

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Le novità introdotte dai DL e contenute nel protocollo prevedono l’obbligo della Certificazione Verde Rafforzata (Super Green Pass) per l’accesso a tutte le attività sportive di squadra a partire dal 10.01.2022 per tutti i tesserati che abbiano compiuto il dodicesimo anno d’età.

Viene inoltre introdotto l’obbligo di utilizzo di mascherine FFP2 per il pubblico sugli spalti, sempre nel rispetto delle disposizioni governative e comunque non oltre il 50% della capienza massima per gli impianti all’aperto.

Comitato Rugby Friuli Venezia Giulia: il punto del Preisdente Stefanelli a fine 2021

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stefanelliIl 2021 è stato un anno difficile ed impegnativo per il mondo dello sport, a causa della pandemia. Il rugby inevitabilmente ne ha sofferto non poco, essendo uno sport dove il contatto è all'ordine del giorno. In questo contesto, per il Friuli Venezia Giulia del Rugby, è stato anche l'anno dell'insediamento del nuovo presidente Emanuele Stefanelli che, dopo un primo mandato da vice, si è seduto sulla poltrona che prima è stata di un'istituzione del rugby regionale come Claudio Ballico. 

Presidente Stefanelli, come vede questa prima parte del suo mandato? 

Diciamo che dopo un inizio dove abbiamo cercato di capire il modo migliore per lavorare sul territorio, la squadra lavorativa che abbiamo creato ci ha dato non poche soddisfazioni. Abbiamo cercato di intensificare l'attività a livello di U15 e U17, senza dimenticare il rugby femminile che, da sempre, è uno dei cavalli di battaglia della nostra Federazione. Il Friuli Venezia Giulia ovale sta rispondendo bene e, pandemia permettendo, spero che con il 2022 tutto vada a confermarsi e migliorare. 

Il rugby italiano zoppica, questo è sotto gli occhi di tutti. Come sta vivendo la palla ovale in FVG?

Il cambio di guida federale, Marzio Innocenti è subentrato ad Alfredo Gavazzi, ha dovuto riorganizzare molte cose e ci vorrà del tempo perchè tutte vengano assimilate e, quindi, anche il rugby in generale ne tragga dei benefici evidenti. In sostanza, a parer mio, la strada intrapresa è quella giusta. Il nostro Friuli Venezia Giulia, al solito, si è dimostrato molto disponibile e volenteroso verso le attività che abbiamo proposto. Stiamo cercando di lavorare per rafforzare sempre di più le fondamenta del movimento che sono rappresentate dalle giovanili. Abbiamo tecnici che si adoperano per diffondere il verbo ovale e supportare al meglio delle proprie possibilità le tante società della nostra regione. Lavorando a 360°, come già detto, un occhio attento stiamo cercando di averlo anche per il rugby femminile che deve essere ancora più valorizzato, soprattutto qui da noi dove atlete come Aura Muzzo, pordenonese doc e Erika Skofca hanno avuto l'opportunità di vestire la maglia azzurra, dopo essersi formate proprio nel tessuto ovale regionale. 

Guardando al futuro cosa vorrebbe per il Rugby in Friuli Venezia Giulia? 

Intanto mi piacerebbe che tutto il nostro lavoro, svolto fino a questo momento, fosse confermato. Chiaramente un ampliamento dei tesserati sarebbe un aspetto molto importante. Per questo, tuttavia, noi a livello promozionale siamo preparati, ma il grande problema attuale è la pandemia in corso. Mi piacerebbe riportare in regione un grande evento ovale, ma preferisco ragionare insieme al mio staff e coordinarci per dare sempre maggior supporto al nostro rugby giovanile. Abbiamo un grande gruppo di lavoro e dei giovani rugbisti che hanno voglia di crescere. Penso che questi siano gli aspetti più importanti da cui dobbiamo e vogliamo ripartire anche nel 2022.

Ultimo aggiornamento Venerdì 31 Dicembre 2021 10:35

La FIR delibera la sospensione dell'attività fino al 30 gennaio 2022

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La Federazione Italiana Rugby, a seguito della pubblicazione del Decreto Legge 221 del 24 dicembre relativo alla proroga dello stato di emergenza nazionale e ulteriore contenimento della diffusione della pandemia da Covid-19, ha deliberato la sospensione, con effetto immediato e sino a domenica 30 gennaio 2022 inclusa, di tutta l’attività agonistica e non agonistica nazionale - ad eccezione del Peroni TOP10 e della Coppa Italia - quale misura di tutela del movimento in conseguenza dell’incremento esponenziale dei contagi.

La determinazione intende rappresentare un’azione concreta a salvaguardia della salute dei tesserati e di responsabilità nei confronti del sistema-Paese.

La Federazione invita le Società ed i propri tesserati a contribuire attivamente al contenimento del contagio attenendosi scrupolosamente, nello svolgimento dell’attività di allenamento, alle misure previste dal vigente Protocollo FIR per l’organizzazione degli allenamenti e dell’attività agonistica nazionale.

FIR pubblicherà nei primi giorni di gennaio una versione aggiornata del proprio Protocollo in vista dell’entrata in vigore, dal 10 gennaio 2022, delle misure previste dal DL 221/21.

Ultimo aggiornamento Venerdì 31 Dicembre 2021 09:58

FIGC e FIR insieme per lo sviluppo della pratica sportiva

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La Federazione Italiana Giuoco Calcio e la Federazione Italiana Rugby scendono insieme in campo per promuovere la diffusione della pratica sportiva.

Il protocollo d’intesa, della durata di 4 anni, che suggella questa comunione d’intenti è stato firmato oggi nella sede della FIGC a Roma tra i due presidenti, Gabriele Gravina e Marzio Innocenti.  Una firma storica e ambiziosa allo stesso tempo, che avvicina due mondi rimasti fino ad ora troppo distanti e che hanno deciso di collaborare per intraprendere una nuova sfida per lo sviluppo dello sport italiano.  

Condivisione delle metodologie di allenamento, promozione di progetti volti alla creazione di eventi a basso impatto ambientale e alla definizione di buone pratiche dal punto di vista ecologico, diffusione di programmi inerenti la lotta al doping e il match fixing, ma soprattutto educazione e formazione, in particolare negli istituti scolastici e nei vivai. Sono questi i temi su cui si basa la collaborazione tra le due Federazioni a cui si aggiunge un altro importante tassello: la cooperazione con le istituzioni nazionali e locali e l’istituto per il Credito Sportivo per la costruzione, la ristrutturazione e l’ammodernamento di impianti sportivi. 

Leggi il comunicato stampa completo sul sito FIR

Ultimo aggiornamento Venerdì 17 Dicembre 2021 15:17

Protocollo FIR per l'organizzazione degli allenamenti e dell'attività agonistica - aggiornamento del 4 dicembre

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La Federazione Italiana Rugby ha pubblicatoil 4 dicembre la versione aggiornata del Protocollo per la ripresa dell’attività agonistica che recepisce le disposizioni del DL 172/2021.

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Le novità introdotte dal DL e recepite nel protocollo, dal 6 dicembre 2021, sono:

Zona bianca e zona gialla
- Obbligo di Green Pass per accesso alle palestre
- Obbligo di Green Pass per accesso agli spogliatoi (Nota: sono esclusi dall’obbligo gli accompagnatori di minori di anni 12 e di disabili negli spogliatoi)
- Il pubblico sugli spalti potrà accedere solo con Green Pass rafforzato nei limiti del 75% della capienza all’aperto

Zona arancione
Attività non di preminente interesse nazionale
- solo coloro in possesso del Green Pass rafforzato e i minori di 12 anni possono svolgere normalmente le attività con utilizzo di spogliatoi, docce e palestre. - Chi non sarà in possesso del Super Green Pass non potrà usare spogliatoi e docce ma potrà svolgere allenamenti individuale con distanziamento. 
Attività di preminente interesse nazionale
- si dovrà seguire la normativa già in vigore e il rispetto dei protocolli federali e per cui, non subendo limitazioni o sospensioni, tali attività non necessitano di certificazione verde rafforzata
- Il pubblico sugli spalti potrà accedere solo con Green Pass rafforzato nei limiti del 75% della capienza all’aperto.

Zona rossa
- Potranno svolgere attività solo le categorie di preminente interesse nazionale nel rispetto del protocollo federale.

In sintesi, nelle zone gialle e arancioni non si applicano le limitazioni previste dalla decretazione emergenziale vigente, solamente ai soggetti di età inferiore ai 12 anni, ai soggetti esclusi dalla campagna vaccinale e ai soggetti in possesso del cosiddetto Green Pass rafforzato.

Tutte le modifiche introdotte sono evidenziate in giallo nel documento.

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