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Comitato Regionale F.I.R. Friuli Venezia Giulia

Una meta per Alessandro - Redipuglia, 30 e 31 maggio 2015

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Una meta per AlessandroCondivisione. Un concetto semplice: belle foto, massime e pubblicazioni vengono condivise sui social ogni giorno, ma anche le belle serate tra amici sono un a forma di condivisione. I problemi possono essere difficili da condividere: solo gli amici più intimi sono disponibili in quei momenti. Quando si deve condividere il peso di una malattia gli amici sono più difficili da avvicinare. Insomma è facile condividere i momenti belli, ma i momenti bui sono difficili da condividere.

I rugbisti sono diversi: in campo il fango è uguale per tutti, il tuo sudore spesso si mescola con quello dell’avversario e anche la fatica dell’uno è uguale alla fatica dell’altro: col placcaggio non si ferma semplicemente un avversario, ma si cade assieme a lui. Ma le situazioni sono tante a dimostrare che il rugby unisce chi gioca e questa sensazione di condivisione che il rugbista prova, la prova con i compagni di squadra ma anche con gli avversari. Forse per questo un rugbista ha una grande empatia nei confronti di chi è in difficoltà. 

Alessandro ha 12 anni ed è un bambino malato. Sta lottando la sua battaglia, impari e crudele con un nemico che si chiama Glioblastoma, una malattia neoplastica che lo ha colpito come un fulmine circa 2 anni fa. La sua battaglia la combatte, ma le sue armate sono più deboli ogni giorno che passa. Le cure finora praticate non bastano più, servono cure nuove sperimentali, all’estero: cure costose, purtroppo.

Alessandro non gioca a rugby, forse lo conosce, forse non sa nemmeno cosa sia. Ma poco importa. Alessandro ha bisogno di sostegno e un rugbista non può rimanere indifferente a questo. Allora come in uno schema di gioco, i rugbisti si attivano; vengono chiamati gli amici, i fornitori, i sostenitori, si coinvolgono aziende, nasce il desiderio di partecipare. Non solo rugby, ma attorno al rugby inizia a girare una partita. I legami con gli avversari si attivano e arrivano adesioni da tutta la regione per passare una giornata giocando a touch-rugby, rugby al tocco. Nemmeno la Federazione si tira indietro: la nazionale italiana di rugby a7 arriva a Fogliano per dare lustro alla causa, per aiutare Alessandro.

Chiunque sa che un rugbista cerca più di ogni altra cosa la meta, ma il 30 e il 31 maggio a Redipuglia la marcatura più importante sarà quella che darà ad Alessandro la sua meta, perché una meta è un punto di arrivo, un traguardo da raggiungere grazie ad una palla ovale che passa idealmente nelle mani di tutti.

Steven Mogorovich
Addetto stampa API Rugby Fogliano

Il Rugby Gemona manda in meta la solidarietà

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Domenica 17 maggio, in occasione della partita di Serie C2 tra Black Ducks Gemona e Rugby Azzano Decimo, il ricavato della Club House sarà devoluto al Nepal 

Volantino Nepal2015Le Black Ducks Rugby Gemona mandano in meta la solidarietà: domenica 17 maggio, infatti, data dell'ultima partita del campionato interregionale di serie C2 contro l'Azzano X, calcio d'inizio previsto per le 15.30, la dirigenza ha deciso di devolvere il ricavato ottenuto dall'attività della Club House alle popolazioni in difficoltà del Nepal. Attraverso l'associazione "Friuli Mandi Nepal Namasté Onlus" e la guida alpina Guido Candolini, per l'individuazione di un  obbiettivo reale nelle zone più critiche del NEPAL, la realtà rugbistica gemonese ha deciso di intervenire concretamente al fine di supportare le popolazioni colpite dal sisma. . 

 

Davide Macor
Addetto Stampa Black Ducks Gemona

Allegati:
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Ultimo aggiornamento Giovedì 14 Maggio 2015 08:31

Rugby boom nell'Isontino

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A Gorizia e dintorni la pallovale suscita sempre più entusiasmo ed interesse. Epicentro del territorio sono le “Api” della Pallovale Isontina con quartier generale nel comune di Fogliano – Redipuglia. In programma un finale di stagione particolarmente intenso con la presenza della nazionale italiana Seven il 31 maggio e l'ormai tradizionale Torneo Forum Iulii di mini rugby il 14 giugno

api regine

La provincia di Gorizia  in Friuli Venezia Giulia è stata l'ultima a farsi contagiare dal “bacillo” ovale, ma in queste ultime stagioni il nostro sport nell'Isontino ha registrato un boom di entusiasmo ed interesse davvero sorprendente. Epicentro rugbystico del territorio sono le “Api” della Pallovale Isontina con quartier generale nel comune di Fogliano – Redipuglia. La società del presidente Federica Valenta, che a luglio 2014 ha ricevuto il testimone dallo “storico” Steven Mogorovich, si prepara peraltro a vivere un finale di stagione particolarmente intenso con due main events di grande prestigio. Domenica 31 maggio il terreno di gioco di via Atleti Azzurri d'Italia a Redipuglia ospiterà l'atto conclusivo del collegiale che la nazionale italiana di rugby Seven sosterrà nella nostra regione. I ragazzi di Andy Wilk, in preparazione al torneo di Mosca, tappa fondamentale delle World Series, saranno infatti a Tarvisio dal giovedì precedente e la domenica scenderanno nell'Isontino per prendere parte ad un triangolare amichevole con la nazionale danese ed un'altra rappresentativa ancora da designare. Attorno alla presenza degli Azzurri le “Api” hanno costruito una kermesse, che coinvolgerà anche Leonorso Udine, Venjulia Trieste e Piedimonte Gorizia e che avrà oltretutto un nobile scopo. La giornata, che partirà al mattino con il triangolare internazionale e proseguirà poi con un ciclo di tornei di touch rugby per Seniores, Under 18, 16 e 14, sarà denominata “Un meta per Alessandro”. Nell'ambito della stessa sarà promossa una raccolta fondi per aiutare un ragazzo goriziano che sta affrontando una difficile battaglia. 

Il 14 giugno sarà invece la volta della quinta edizione del Torneo Forum Iulii di mini rugby, la manifestazione che, ormai per tradizione, sancisce il termine della stagione dei giovanissimi nella nostra regione, con la partecipazione ormai consolidata di tutte le realtà nostrane.

Nel frattempo a Fogliano Redipuglia le fatiche agonistiche stanno volgendo al termine con lusinghieri riscontri. La prima squadra, affidata a Diego De Monte, sta concludendo il suo secondo campionato di C2, mentre le ragazze delle “Api Regine”, altro fiore all'occhiello del club, hanno sfiorato la qualificazione alla finale di Parma della Coppa Italia femminile di Seven. La formazione allenata da Fabiana Visentin si è piazzata al secondo posto in regione alle spalle di Tarvisio e Gemona, ma ha comunque messo in luce progressi tecnici evidenti ed alcune atlete di sicuro avvenire. Tre di queste sono state di recente invitate dal Civ al match che ha messo di fronte una selezione triveneta  e le ragazze canadesi delle Saracens di Calgary. 

“Abbiamo registrato un grande sviluppo nel mini rugby – racconta il presidente Valenta – grazie all'ottimo lavoro svolto nelle scuole di Sagrado, Farra, Grado, Gradisca, Monfalcone, san Pier d'Isonzo, Pieris, Staranzano. Il 16 maggio al torneo delle scuole prenderanno parte oltre duecento mini atleti”. “Oltre a ciò riusciamo a metter in campo l'Under 14 (allenata da Luca Lombardo ndr) in autonomia e l'Under 16 in collaborazione con il San Michele Bibione”. 

Insomma, nell'Isontino si respira un grande fermento con tanti progetti già in cantiere. In primis la nascita di un nuovo polo rugbystico a Monfalcone. Ne parleremo diffusamente nelle prossime settimane.

 

prima squadra

 

Piergiorgio Grizzo 

Convegno Nazionale della Scuola Regionale dello Sport - 'Il Talento: Scienza e Pratica'

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Sabato 23 maggio 2015 a Udine, presso l'Aula Magna dell'Università di Udine in p.le Kolbe, si svolgerà il Convegno Nazionale dal titolo "Il Talento: Scienza e Pratica" organizzato dalla Scuola Regionale dello Sport FVG. 

In allegato il programma dell'evento e le modalità di partecipazione.

 

Il Venjulia schiera la prima squadra...anche a scuola

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Il club alabardato dalla prossima stagione scolastica – sportiva potrà contare su quattro nuovi allenatori di primo livello, fatti e formati in casa per intensificare il lavoro tra gli studenti

venjulia giovanileIl Venjulia Trieste schiererà gli atleti della prima squadra non solo in serie C, ma anche nelle scuole cittadine. E' questo il proposito del club alabardato, che dalla prossima stagione scolastica – sportiva potrà contare su quattro nuovi allenatori di primo livello autoctoni, fatti e formati in casa, insomma a tutti gli effetti made in Venjulia. “Già ora – spiega il general manager Emanuele Stefanelli – abbiamo una filiera completa, che parte dall'Under 6 per arrivare alla prima squadra con 148 tesserati atleti, ma vogliamo allargare ancora la base, aumentando gli interventi nelle scuole. Per questo motivo abbiamo chiesto ed ottenuto il coinvolgimento di diversi atleti della prima squadra”. Il Venjulia opera su tre plessi scolastici con bambini delle elementari e ragazzini di prima media. “Non solo, vorremmo che il rugby diventasse sempre di più uno sport sentito e vissuto a Trieste. Siamo un po' penalizzati dal fatto che le nostre strutture non siano in città, ma a Prosecco, sul Carso. Questo, nella gara con altre discipline, non ci aiuta, visto che il ragazzino deve poter avere la possibilità di fare sport sotto casa, a tiro di bicicletta. Allo stesso tempo, però, c'è da dire che per la prima volta nella sua lunga storia la pallovale triestina può contare su un impianto tutto per sé, che non deve dividere, con tutte le difficoltà del caso, con altri sport, come succedeva per esempio negli anni eroici del San Luigi”.

“A breve – continua Stefanelli – dovrebbe essere utilizzabile, questa volta in condominio con il calcio, anche un campo in sintetico, peraltro omologato Irb, che si trova sempre nella struttura di Prosecco. Sarebbe una bella boccata d'ossigeno per noi, visto che al momento tutte le nostre squadre giocano e si allenano sullo stesso terreno”. Quest'ultimo, tra l'altro, a fine stagione sarà chiuso per essere sottoposto a lavori di risemina e ad altre migliorie.

Nel frattempo la società del presidente Andrea Boltar si sta strutturando sempre di più anche sotto il profilo tecnico e societario. Nel primo caso con riunioni periodiche per tutti gli allenatori del club, da quelli che siedono sulla panca del First XV, Mauro Del Frate e Piero Moradei, agli educatori del mini rugby, in modo tale che la linea tecnica seguita nelle varie squadre sia la medesima. 

Tanti progetti, infine, sono in cantiere, altri sono già realtà. Come la collaborazione transfrontaliera con le scuole italiane di Capodistria, dove i tecnici del Venjulia operano già da qualche tempo. O come i gemellaggi tecnici con le squadre di Rijeka e Lubiana, che periodicamente vengono ad allenarsi a Prosecco. Insomma, Trieste, da sempre, per sua vocazione, una città di confine, crocevia di mondi e culture, è la testa di ponte ideale per tanti progetti, anche sportivi, che puntino all'Europa dell'Est. Ne parleremo diffusamente nelle prossime settimane. 

Piergiorgio Grizo

Ultimo aggiornamento Mercoledì 22 Aprile 2015 10:29

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