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A Udine un'importante vittoria per la pallaovale

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Inizia oggi l'attività della Udine Rugby Junior al Polisportivo Comunale di Pasian di Prato. In campo gli Under 14, a seguire tutti gli altri per un totale di quasi 200 tesserati, che si alterneranno con i calciatori. 

pasian di prato fotoL'eterna lotta tra il rugby e il calcio per la conquista di campi da gioco sempre più rari, richiesti e congestionati ha vissuto in questi giorni alle porte di Udine una vittoria storica per la pallovale.

Uno scacco agli stereotipi e ad una tradizione sfavorevole, che hanno sempre mosso istituzioni e amministratori a favore della palla tonda. La Udine Rugby Junior si è aggiudicata l'affidamento del Polisportivo Comunale di Pasian di Prato, cittadina che si trova appena oltre la cintura urbana del capoluogo friulano. Una struttura superba che si compone di 8 campi da gioco di varie dimensioni (di cui 2 con misure regolamentari per calcio e pallovale) per un totale di 60.000 metri quadrati, tutti illuminati, tribuna coperta da 500 posti, spogliatoi e altri locali da adibire a magazzini e palestra. 

E’ un segnale importante che le cose anche in Friuli Venezia Giulia stanno cambiando, senz’altro per merito dell’incremento negli ultimi anni dei tesserati dal rugby, frutto del lavoro dei club sul territorio e della giovane delegazione regionale FIR

La Udine Rugby Junior gestirà l'impianto di via Selvis con un affidamento pluriennale a beneficio dei suoi quasi 200 tesserati, ma anche delle società di calcio.  

Ultimo aggiornamento Lunedì 18 Gennaio 2016 14:37 Leggi tutto...

Il rugby friulgiuliano piange la scomparsa di Lorenzo Mancin

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Volto popolarissimo nel mondo della pallovale nostrana, è mancato mercoledì sera, stroncato da un infarto, mentre dirigeva un allenamento a Pasiano di Pordenone. 

lorenzo mancin fotoLa delegazione regionale della Federugby e tutto l'ambiente della pallovale friulgiuliana si stringono in un ideale abbraccio alla famiglia di Lorenzo Mancin, storico allenatore del Rugby Pordenone. Il popolare “Mancio” ha vissuto sui rettangoli di gioco buona parte della sua vita, come giocatore (con il fratello Silvano, prima negli Squirrels di Polcenigo, poi Union Rapps Pordenone), come apprezzatissimo allenatore dei settori giovanili e come dirigente. E su un campo da rugby è mancato, mercoledì sera,  tradito da un infarto, mentre insieme al compagno di panchina ed amico Mario Ferraiuolo, dirigeva un allenamento dell'Azzano Decimo nell'impianto di Pasiano di Pordenone. A nulla sono valsi i tentativi di rianimarlo da parte dei rugbysti azzanesi e del personale del 118, sopraggiunto sul posto.

Con la prima squadra della società biancoazzurra Mancin, classe 1956, aveva iniziato a collaborare da circa un anno. In precedenza era stato una delle colonne del rugby pordenonese, dove erano emerse le sue doti di educatore e di tecnico del vivaio. Lorenzo Mancin lascia la moglie Antonella (a sua volta dirigente per anni nel rugby naoniano) e i figli Massimo e Federico, entrambi giocatori nella prima squadra del Pordenone Rugby. 

Piergiorgio Grizzo 

 

Fatti e numeri del “Modello FVG”

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Per la giovane delegazione Fir del Friuli Venezia Giulia il 2016 alle porte sancirà la conclusione di un intenso quadriennio di lavoro. Senza prosopopea e immodestia, si candida con i fatti a diventare un paradigma nazionale.

delegazione rugby fvg brandolin-silvestri-de anna (nella foto di Mario Luigi Riva, Il delegato Fir Francesco Silvestri tra il presidente del Coni regionale Giorgio Brandolin e l'ex azzurro Elio De Anna)

Tirare una linea e fare qualche bilancio è consuetudine in questo scorcio dell'anno. Per la giovane delegazione Fir del Friuli Venezia Giulia il 2016 alle porte sancirà la conclusione di un intenso quadriennio di lavoro. Senza prosopopea e immodestia, il “modello Fvg” (di recente ne ha parlato anche il mensile specializzato All Rugby) si candida con i fatti a diventare un paradigma nazionale. Lo dimostrano i numeri e il volume dell'attività svolta dal delegato Francesco Silvestri e dai suoi collaboratori. Lo dimostrano i progetti in divenire che lo stesso Silvestri (pordenonese, classe 1973, ex trequarti ala, di professione avvocato) sta seguendo. 

I numeri non sono tutto, ma...

I numeri non sono tutto, ma di certo aiutano ad inquadrare il “fenomeno”. Dal 2012 la crescita di tesserati in Fvg è stata del 55 per cento. Si è passati da 1200 a 1750 iscritti alla Fir. I club affiliati sono 23; nel 2016 saranno 12 quelli aventi diritto di voto (almeno due anni di attività obbligatoria), cosa che consentirà il passaggio dallo status di delegazione a quello di comitato. Significativo l'aumento del mini rugby e dell'Under 14, passata quest'ultima da 6 a 11 squadre. “La crescita è sotto gli occhi di tutti – commenta Silvestri – e parte dall'attività dei club e delle scuole, entrambi coadiuvati dalla Federazione. Siamo i primi ad aver istituito un vero e proprio campionato scolastico regionale, con 40 enti scolastici coinvolti. La festa finale si terrà il prossimo 30 aprile sul prato dell'esedra di Villa Manin”. Il quartier generale dell'attività scolastica ( ma anche degli allenamenti delle rappresentative regionali e di molte altre attività) è stato individuato e realizzato a Bagnaria Arsa in uno stabile messo a disposizione dall'amministrazione comunale locale e sui campi da gioco del Juvenilia. Qui sorgerà la futura Scuola del Rugby Fvg. 

Il Friuli Venezia Giulia si è tinto d'azzurro 

Se la Federazione nazionale guarda sempre con maggiore interesse al piccolo Friuli Venezia Giulia un motivo c'è. Anzi, più d'uno. Pensiamo per esempio alla recente infornata di atleti regionali che hanno raggiunto nell'ultimo biennio la maglia azzurra in varie categorie. Gli eredi di Elio De Anna e Alessandro Zanni si chiamano Marco Lazzaroni, di recente convocato per un raduno della nazionale maggiore, Damiano Borean, azzurro Under 20, Antonio Rizzi, Federico Gubana e Yannick Abanga (Under 18). A questi vanno aggiunti i ragazzi friulgiuliani che hanno vinto il titolo tricolore Under 18 con il Mogliano: lo stesso Antonio Rizzi, Jacopo Schiavon, Giacomo Nicotera, Dino Sutkovic e Claudio Milani, a cui quest'anno si sono aggiunti Simone Frassanitto e Tommaso Rinaldo. 

L'anello mancante

“Stiamo lavorando bene a livello Under 14 e 16 – spiega Silvestri – la Rugby Udine garantisce agli atleti regionali una vetrina in serie A. Quello che manca ad oggi è un' Under 18 d'Elite. Stiamo lavorando per creare in regione un'offerta sportiva di qualità, una formazione di alto livello in quella categoria, di modo che, in un prossimo futuro, i talenti regionali non siano costretti ad emigrare altrove per trovare una realtà all'altezza delle loro aspettative”.  

Nel frattempo sta lavorando alla grande il Centro di Formazione Under 16, che ha come responsabile tecnico Luca Nunziata (coadiuvato da Antonio Giannangeli, dal preparatore atletico Andrea Costabile e dai tecnici territoriali Alberti e Fiumana) e dal dirigente Alberto Turrin. 

Grandi eventi

L'ultimo in ordine di tempo è stato il Gran Galà del rugby regionale, la grande festa di famiglia della nostra pallovale, nell'Auditorium della Regione a Udine, al quale sono intervenuti 400 addetti ai lavori. Nel 2013 è stato organizzato a Fontanafredda un match del 6 Nazioni Under 20 tra Italia e Scozia, mentre a maggio di quest'anno è stata la Nazionale azzurra Seven a fare capolino in regione per un collegiale ed un test di rifinitura. In cantiere ci sono ora altri eventi, legati in particolare al Seven. 

Il primo campionato “Senza Confini”

“Tante altre cose sono in divenire – continua - il progetto di creare in regione la prima Accademia nazionale dedicata alla specialità olimpica del Seven (collegata peraltro all'Università di Udine), quello di fare del comitato Fvg un tutor per le federazioni emergenti dell'area balcanica. Questa apertura ad Est segnerà un primo step a primavera, quando due squadre slovene, di Capodistria e Nova Gorica, saranno inserite nel  girone regionale Under 14, dando vita al primo campionato Senza Confini.  Verificandone la fattibilità con l'ufficio tecnico della Fir si potrebbe poi ripetere l'esperienza a livello Seniores, inserendo alcuni club sloveni, prossimi al vecchio confine di Stato, nel campionato territoriale di serie C. 

Tutto il resto non è noia

La delegazione e le società stanno lavorando sodo a 360 gradi. E anche la classe arbitrale sta ottenendo ottimi risultati come dimostrano le recenti promozioni di Toneatto in serie A e di Franco in B. Ultimo, ma non meno importante il settore femminile. Attualmente ci sono più di 100 giocatrici in regione, che partecipano con i vari club alla Coppa Italia Seven. “L'obbiettivo a breve termine – spiega Silvestri – è quello di creare una squadra a XV, che sia espressione di tutta la regione. Una sorta di XV del Comitato, che potrebbe trovare casa a Gemona per le partite ufficiali”. 

Piergiorgio Grizzo

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