Il Venjulia si è aggiudicato il “Krtica 2016”, la più importante vetrina giovanile per l'area del Sud Est Europa, alla quale prendono parte i più importanti club sloveni, croati, serbi e ceki, al termine dei rispettivi campionati
Il Venjulia Rugby Trieste ha conquistato, domenica 12 giugno, il “Krtica 2016”, il Torneo Internazionale di Zagabria, riservato agli Under 16, la più importante vetrina giovanile per l'area del Sud Est Europa, alla quale prendono parte i più importanti club sloveni, croati, serbi e in questa edizione anche ceki, al termine dei rispettivi campionati. E' la seconda volta che il Venjulia si aggiudica la manifestazione, dopo la vittoria nella prima edizione del 2012.
Due gironi di qualificazione alla mattina, semifinali e finali nel pomeriggio. I giovani alabardati, allenati da Francesco Fiumara, tecnico regionale, e Antonio De Monte, hanno superato nell'ordine l'Olimpia Lubiana, lo Zagabria e lo Spalato. In semifinale hanno piegato l'altra squadra italiana in lizza, il Selvazzano, e in finale hanno avuto ragione del Brno (Repub Ceka) per 17 a 14 al termine di una spettacolare gara in rimonta contro una squadra fisicamente fortissima.
L’attività si inserisce in un contesto di collaborazioni tra le realtà emergenti di Slovenia, Croazia e Serbia e la Delegazione FVG. Un gemellaggio tecnico che nel prossimo futuro si intensificherà ancora, sia a livello giovanile che Seniores.
“Un plauso ai ragazzi e ai loro tecnici – ha commentato il presidente del Venjulia Andrea Boltar – si sono imposti contro formazioni impressionanti sotto il profilo atletico”. “Il torneo – ha continuato – è stata anche l'occasione per stringere contatti e nuove collaborazioni. A settembre in pre campionato ci troveremo ancora con Olimpia Lubiana e Zagabria. Slovenia, Croazia a Paesi Balcanici esprimono un potenziale atletico enorme ed una grande vocazione per gli sport di combattimento. Sono quindi il terreno ideale sul quale svolgere un'azione di scouting, che, a mio avviso, la Fir dovrebbe appoggiare. Il Friuli Venezia Giulia sarebbe una testa di ponte ideale per un'azione di tutoraggio nei confronti delle federazioni emergenti dell'area balcanica ”.
Piergiorgio Grizzo