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Giovani fischietti crescono

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Anche il movimento arbitrale cresce in Friuli Venezia Giulia. Sulle orme dei fratelli Dordolo si stanno mettendo in luce alcuni prospetti interessanti. Il pordenonese Matteo Franco ha da poco debuttato in serie C dopo appena una dozzina di partite tra gli Under.

FrancoAnche il movimento arbitrale è in costante crescita in Friuli Venezia Giulia. Nella storia della sezione regionale, che di fatto coincide con quella di Udine, oggi guidata da Luca Petaccia, spiccano i fratelli Nereo e Mauro Dordolo (oggi tecnico territoriale del Triveneto), arrivati nel recente passato a dirigere anche test match internazionali, e Francesco Lento, che nel curriculum ha anche due finali di Top Ten come giudice di linea. Oggi i referee friulgiuliani   più esperti sono Francesco Nocera e Gianmarco Toneatto che fischiano in serie B (Gruppo Nazionale 2), Giampiero Crivellini e il già citato Luca Petaccia, giudici di linea anche in serie A. Ma la base si sta allargando e sono sempre di più i novizi che si avvicinano al mondo arbitrale. Anche a Pordenone (da dove provengono Massimo Fraziano e Giorgio Busicchio), dopo il tentativo di qualche anno fa, è nell'aria l'apertura di un'altra sezione.

Sempre dal capoluogo del Friuli Occidentale arriva l'ultimo debuttante eccellente dei fischietti regionali, quel Matteo Franco, classe 1987, che, dopo appena una dozzina di partite tra gli Under , ha debuttato in serie C domenica 12 aprile dirigendo Azzano Decimo – Pallovale Isontina. “La mia esperienza da direttore di gara – racconta lo stesso Franco -  è iniziata l'anno scorso, come derogato, quando ancora giocavo (pilone ndr) nelle fila del Lemene Portogruaro. Quindi ad ottobre 2014 ho deciso di dedicarmi a tutti gli effetti all'arbitraggio. Il mio esordio assoluto è stato un incontro del campionato Under 14 tra Rubano ed Alto Vicentino”.  Poi è venuta un'altra decina di partite tra Under 16 e Under 18, compreso un match del girone Elite tra Benetton e San Donà, altri tornei ed amichevoli internazionali. Fino all'esordio tra i Seniores in serie C. Un'escalation rapida per un giovane ed interessante prospetto (tutorato da Francesco Lento) su cui molti sono disposti a scommettere. “Credo di aver trovato la mia vera vocazione – racconta – l'arbitro nel rugby ha una dignità maggiore che in altri sport. E' un fluidificatore, uno preposto ad agevolare il gioco, non è in antagonismo con i giocatori. Personalmente mi ispiro a Marius Mitrea, un arbitro non protagonista, che in campo non fa lo sceriffo ma dialoga con i giocatori, pur facendosi rispettare”.

“Questa nuova esperienza mi sta davvero entusiasmando. Mi alleno bene, curando in particolare la parte aerobica e la conoscenza del gioco. Devo dire che ci si sente seguiti e supportati dalla Federazione e questo fa senz'altro piacere”.

“Auspico – conclude – che tanti altri giovani si avvicinino. Ci sono tanti ragazzi che amano il rugby ma non trovano tanto spazio come giocatori. Per loro c'è un'altra bella opportunità per restare nell'ambiente, quella dell'arbitraggio”. 

Piergiorgio Grizzo

 

Ultimo aggiornamento Mercoledì 15 Aprile 2015 09:17

Valorizzare le esperienze del territorio: Il progetto tecnico della società nella formazione dei giocatori per arrivare ad avere successo

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La Delegazine Friuli Venezia Giulia della Federazione Italiana Rugby, con l'intenzione di migliorare lo scambio di esperienze con e tra le società del territorio ha dato corso ad un progetto denominato: "Valorizzare le esperienze del territorio".

In quest’ottica è stato proposto alle società più rappresentative del nostro territorio di organizzare una serie di incontri, presso i club stessi, aperti a tecnici e dirigenti delle altre società sul tema: “Il progetto tecnico della società nella formazione dei giocatori per arrivare ad avere successo”.

I relatori saranno scelti tra una delle seguenti figure: direttore sportivo, direttore tecnico o allenatore delle società interpellate.

Idealmente gli incontri dovrebbero iniziare da Pordenone e terminare con Trieste e tenersi entro maggio 2015.

La Delegazione è in attesa di ricevere riscontro dalle società interpellate.

Libro 'Rugby - Friuli Venezia Giulia'

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La Delegazione Rugby Friuli Venezia Giulia sta promuovendo la realizzazione di un volume che racconterà la storia del rugby in regione – dagli albori pionieristici della prima metà del Novecento ad oggi – attraverso le vicende umane e sportive dei suoi protagonisti; il libro sarà strutturato per aree geografiche, dedicando capitoli specifici alle singole province di Udine e Pordenone e a Trieste e Gorizia.

Tutti i tesserati e gli appassionati sono invitati ad inviare notizie, aneddoti e, soprattutto, materiale fotografico agli autori per integrare il materiale già in loro possesso. Gli autori sono: Davide Macor ( Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. ) per la provincia di Udine, Piergiorgio Grizzo ( Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. ) per la provincia di Pordenone e Guido Barella ( Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. ) per l’area di Trieste e Gorizia.

Ultimo aggiornamento Mercoledì 01 Aprile 2015 14:04

Luca Vigna, il globetrotter è tornato all'ovile

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Lo skipper della Leonorso, dopo una carriera in giro per l'Italia ovale, è tornato al suo vecchio club, per il quale si da da fare sia in campo che dietro la scrivania

luca-vignaLuca Vigna, dopo una carriera da globetrotter, ha fatto ritorno in pianta stabile al club d'origine, la Leonorso Rugby Udine, nel quale da un paio di stagioni ricopre anche il ruolo di capitano del First XV. Si dice spesso che il rugby sia una sorta di malattia ereditaria. Nel caso dei Vigna il primo a subire il contagio del bacillo ovale è stato Giacomo, il fratello maggiore (classe 1976), che dopo i trascorsi da atleta tra serie A e Top Ten (San Donà e Viadana), è entrato nei ranghi della FIR come preparatore atletico. A ruota è stato il padre Pierpaolo a subire le malie di questo sport, al quale si è avvicinato dapprima per accompagnare il figlio e poi come tecnico e dirigente. Vigna senior è stato tra l'altro uno dei co-fondatori della stessa Leonorso. Luca, classe 1983, da sempre terza linea, non poteva che seguire le orme del fratellone e del papà. Ha iniziato a giocare a 12 anni e ha seguito tutta la trafila delle giovanili fino all'Under 16, per poi approdare alla Rugby Udine in Under 18. Da qui ha spiccato il volo verso la Benetton Treviso, con la quale ha vinto anche un titolo italiano Under 21. 

Da Treviso a Silea la strada è breve. Luca inizia la sua esperienza in serie A con la formazione degli “Scoiattoli”, che presto si fonde con il Mogliano, dando vita al Rugby San Marco. Poi lascia la Marca per vestire la maglia del Brescia, sempre in serie A. Quindi un paio d'anni nella Capitale, prima tra le fila dell'Accademia Roma e poi della Lazio, entrambe in serie B. Di nuovo in serie A con il Recco; una parentesi breve ma memorabile in Sud Africa, insieme all'ex azzurro Wim Visser, nel Mosselbay, e a seguire il ritorno a Udine per due stagioni con la Rfc in serie A1.  

Ultimo aggiornamento Venerdì 27 Marzo 2015 09:56 Leggi tutto...

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